L’inquilino del terzo piano di Roman Polansky (1976)
E' una pellicola che tratta in modo magistrale lo sviluppo di un delirio schizoparanoideo in un giovane impiegato di origine polacca nato a Parigi che cerca un appartamento da affittare per andare a abitarci. Dividiamo il film in tre parti.
A) Preliminari della costruzione delirante: lo sguardo
B) Delirio conclamato
C) Chiusura della patologia delirante
A) Il nostro giovane impiegato visita un appartamento nel centro di Parigi: lo accompagna la portinaia dello stabile, scostante e poco accogliente. Nel corso della visita gli comunica che l'inquilina precedente si è gettata dalla finestra ed è in fin di vita all'ospedale, non sembra molto addolorata, anzi. In maniera piuttosto cinica e quasi schernendo l'inquilina, la portinaia mostra all'uomo il punto in cui è caduta, facendogli notare il vetro rotto non ancora riparato. 'Chissà perché lo ha fatto', dice ad alta voce e indicando all'uomo il gabinetto che è di fronte alla sua finestra, esclama ridendo: 'Guardi che bel panorama si può vedere da qui'. L'uomo chiede alla donna l'ammontare dell'affitto e dopo avergli risposto gli dice che deve accordarsi con il proprietario per la cauzione. Scendono le scale e la custode indica all' impiegato l'appartamento in cui vive il proprietario, l'uomo suona alla porta. E' una coppia di anziani coniugi piuttosto chiusi e conservatori, diffidenti, lo stile è quello della portinaia. C'è una continuità nelle sequenze delle scene che si susseguono che riguardano l'intensità dei volti e delle espressioni che hanno coloro con cui viene in contatto il nostro protagonista, sono volti che nel corso del film si deformeranno costituendo l'asse portante del delirio. L'uomo si reca all'ospedale per vedere meglio le condizioni fisiche della donna che si è gettata dalla finestra e lì incontra una amica di lei a cui dice di essere un amico di Simon. Simon Schule cosi si chiama la donna suicida. Simon è completamente bendata come una mummia, soltanto la bocca è libera e mentre i due sono intenti a chiamarla, dalla sua bocca esce un grido spaventoso, terrificante, non umano. Un infermiera dal viso arcigno manda via i due. L'uomo, continuando a mentire con l'amica di Simon, viene a sapere che a Simon non piacevano gli uomini. I due vanno al cinema e mentre stanno guardando la pellicola, la donna prende il pene dell'uomo e comincia a masturbarlo; il gioco si interrompe quando l'uomo per caso si volta indietro e incrocia lo sguardo di un giovane, seduto proprio dietro di loro, che lo guarda in modo intenso e interrogante. Il nostro protagonista torna a casa, guarda nell'armadio dove trova dei vestiti da donna ed è colpito da una vestaglia cinese. Va alla finestra, vede il buco prodotto dalla caduta della donna e alzando lo sguardo incontra il volto di una persona che lo sta guardando dal gabinetto di fronte. Diventa molto pensieroso. Al mattino prende un caffè nel bar di fronte; in realtà non riesce a prenderlo perché il gestore gli rifila una cioccolata che è la bevanda che ogni mattina beveva la signorina Schule e anche le sigarette diventano marlboro e non più gauloise, esattamente come fumava lei. L'uomo non si ribella a queste invasioni del 'barista', sembra esserne incuriosito. Simon muore e lui va in chiesa, al suo funerale. In chiesa alla cerimonia funebre esplode per la prima volta il delirio, in modo ancora contenuto ma pesante: durante la predica le parole del prete vengono deformate, assumono un significato personale offensivo, terrificante, apocalittico. 'Che fai qui nella mia chiesa, tu non entrerai mai nel mio regno?' Quasi fosse una presenza demoniaca,il nostro protagonista si sente soffocare. Scappa.
B) Nella parte centrale del film il delirio è sempre più conclamato, c'è una costante invasione dello sguardo degli altri che è sempre più incisivo e mortale. I volti di queste persone sarebbero innocui, ma diventano fonte di orrore perché rappresentano la disgregazione e la divisione assoluta che vive in sé stesso il nostro uomo. Per quanto l'uomo sia all'interno di un dispositivo sociale lavorativo e per quanto si sappia muovere nei confronti degli altri individui, ad esempio la contrattazione dell'affitto o il fidanzamento con l'amica di Simon, egli si sente profondamente suddiviso in tante parti di sé. C'è un dialogo fondamentale tra lui e la sua compagna, l'amica di Simon. 'Ho trovato un piccolo dente in un buco della parete di casa, un dente è un pezzetto della nostra storia, so di un uomo che ha perso un braccio e che non ha potuto seppellirlo, perché un braccio non può essere seppellito,perché non può avere questo diritto? Quando un individuo smette di essere quello che è ? Parla di un taglio di un braccio e di altri organi del corpo. Me e la mia testa, me e il mio braccio, il mio intestino. Che diritto ha la mia testa di chiamarsi me ?'. L'uomo vive questa sua frammentazione e la proietta nello sguardo degli altri che diventano persecutori perché rappresentano e riflettono incessantemente la sua disgregazione. Egli non ha più quel baricentro che tutto sommato è il nostro io, ogni diversa parte del corpo diventa un soggetto che non riesce più a essere integrata con quella adiacente, diventa un insieme di organi che non si riconoscono più in un io, in un me. Arrivati a questo punto non sappiamo più chi siamo, lui non sa più chi è 'potrebbe essere effettivamente Simon Schule. La costruzione delirante si fa sempre più pressante. Torna a casa e c'è una lettera per Simon. 'Questa lettera non è per me!'. Si guarda allo specchio, vede un signore che lo sta fissando dal gabinetto e vede gli operai che stanno aggiustando il buco del vetro rotto per la caduta di Simon ed esclama: 'ora è per me !'. L'escalation delirante è inarrestabile, la sua dissociazione psichica lo divora lasciando sempre meno spazio ai momenti di lucidità e di consapevolezza di sé, è un crescendo del complotto allucinatorio che viene scandito in una progressione di sequenze cinematografiche.
1) Allucina di essere strangolato nel portone di casa
2) Viene convocato da un ispettore di polizia per disturbo della quiete pubblica
3) Gli inquilini fanno una petizione contro di lui
4) Si dipinge le unghie delle mani come una donna
5) Vede che di fronte a ogni alloggio c'è incredibilmente della cacca 'diranno che sono stato io !'
6) Nella notte va al gabinetto e guardando verso la sua abitazione si vede guardarsi da se stesso...una scissione completamente riuscita
7) Torna nell'appartamento e guardando il gabinetto vede che c'è Simon Schule che si toglie le bende di dosso
8) Si sveglia e vedendosi allo specchio si accorge di essersi truccato e che ha indossato la vestaglia a fiori .Guarda sotto e vede che i due operai che stanno mettendo a posto il vetro del lucernaio rotto per l'impatto del corpo di Simon lo additano ridendo perché è vestito da donna. 'Vogliono che mi uccida ! D'accordo gli farò vedere io !'
9) Si compra una parrucca bionda da donna e un paio di scarpe sempre da donna con il tacco alto
10) Si dissocia parlando con voce femminile: 'dove le hai trovate queste deliziose scarpe?'. Si traveste e guardandosi allo specchio esclama, credo che diventerò mamma!
11) Si sveglia e si guarda allo specchio. C'è sangue dalla bocca, si è tolto il dente, mostri, mostri non mi farete mai diventare Simon Schule !
12) Va al bar davanti a casa e finalmente dice al barista : 'Lei mi serve sempre senza chiedermi che cosa voglio ! Voglio un caffè e non una cioccolata come prendeva sempre Simon. Siete degli assassini, è inutile che mi guardiate così, conosco esattamente il vostro piano!'
13) Torna a casa, si traveste, allucina una palla e poi una testa che vola, vede nel cortile tutti i condòmini con una bimba handicappata messa alla gogna che diventa poi lui stesso. Lo sdoppiamento è sempre più completo. 'Mi batterò fino alla fine', dice guardandosi allo specchio. Si siede e si toglie la parrucca, esce di casa.
Va a casa di Stella, l'amica di Simon e sua fidanzata: ha riacquistato un barlume di lucidità e cerca di articolare ciò che gli sta accadendo. 'Cercano di spingermi al suicidio, c'è un complotto degli inquilini'. Dice a Stella che ha mentito, non conosceva Simon e gli ha affittato la casa, ora stanno cercando di trasformarlo in Simon. Stella deve andare al lavoro e lui cerca di fermarla, capisce di stare molto male, non vuole rimanere da solo. E' un momento di grande lucidità psichica, la donna non percepisce la gravità dello stato mentale in cui si trova il suo compagno ed esce di casa cercando di tranquillizzarlo. Lasciato solo il delirio riprende: bussano alla porta e lui scambia il signore che suona il campanello nel proprietario del suo alloggio che lo perseguita. Scappa dall'appartamento e si butta letteralmente in strada sotto una macchina. Viene soccorso e trasforma i volti della coppia di anziani coniugi che lo ha investito in alcuni visi di inquilini del suo stabile. Viene riportato a casa.
C) Epilogo. Si trasforma completamente in Simon Schule, si siede davanti alla finestra e vede che tutti gli inquilini sono fuori in cortile o affacciati alle finestre e stanno aspettando: è come fosse un grande pubblico che applaude e lo incita a buttarsi giù dalla finestra. L'uomo ubbidisce al loro desiderio e in una sorta di sfida si scaraventa giù dal terzo piano, è sanguinante dopo la caduta. Arrivano delle persone che cercano di curarlo, chiamano un' ambulanza e la polizia. L'uomo si trascina lungo il cortile. I volti degli inquilini sono completamente trasformati e grida a loro: 'Volevate una morte pulita e invece sarà sporca,indimenticabile! Io non sono Simon Schule sono Tarkowsky!'. Risale le scale, torna nell'appartamento e si ributta. Non muore e si ritrova in ospedale, completamente bendato come Simon. La scena finale si chiude con il grande urlo terrificante di Simon che questa volta è l'uomo, il sig.Tarkowsky a compiere.
Dott. Giovanni Castaldi