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Sono un uomo sposato da 7 anni e da 10 lavoro nello stesso posto di lavoro...

--Michele--

Buongiorno,
sono un uomo sposato da 7 anni e da 10 lavoro nello stesso posto di lavoro. Più o meno un paio di anni fa ho avuto una relazione con una mia collega, durata molto poco per mia volontà. Questa mia collega se l’era molto presa per il fatto che io non volessi mandare avanti la nostra “relazione clandestina” e da tempo fa di tutto per non lasciarmi vivere, esclusivamente sul posto di lavoro. Sono sempre oggetto di un mobbing molto sottile ma pesantissimo, anche perché lei è un po’ più alta in grado di me. Il fatto è che di tutto ciò non posso parlare con mia moglie, perché dovrei svelarle le motivazioni di questa storia. In pratica vivo chiuso nel mio segreto e nel non riuscire a dire a mia moglie la verità. Ho bisogno di parlarne con qualcuno, ma non me la sento nemmeno di dirlo ai nostri amici, quasi tutti in comune. Inoltre ho sempre più l’impressione di essere guardato male a lavoro, a causa delle situazioni svantaggiose che quella persona mi provoca. Non ce la faccio più. Voi cosa mi consigliate?

 
>Caro Michele,
le consiglio di andare a fare qualche colloquio con uno psicologo perché come lei stesso dice ha bisogno di parlare e di buttare fuori tutta la sua frustrazione e la sua rabbia. Mi raccomando non si chiuda in sé con il suo segreto, starebbe solo peggio. Parlarne con un professionista significa organizzare un pensiero su tutta la faccenda, approfondirla, significa molte volte chiarire e comprendere meglio le logiche e le trame comportamentali che hanno condotto e favorito la sensazione di non avere via di uscita. Ricordi che c’è sempre una soluzione, magari non immediata e alla portata dei nostri occhi perché bisogna costruirla. Per tale motivo il ricorso alla parola in una conversazione clinica è fondamentale per uno sguardo attento e scevro dal “raccontarsela” sui nostri problemi. Se vuole mi chiami. Cordiali saluti.

Dott. Giovanni Castaldi

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