Se non vuole andare dal medico io non posso aiutarlo
--Susanna--
Salve, mi chiamo Susanna e vorrei chiedere aiuto riguardo a mio fratello. Gli è stato "diagnosticato" un disturbo psicotico, anche definito schizofrenia borderline appena dopo i militari (quindi quando aveva circa 20 anni). E' stato sottoposto a terapia farmacologica e ora ha 40 e la situazione non è cambiata. I miei genitori gli hanno comprato casa e da quel giorno la situazione è precipitata: pensa sempre ai soldi, al fatto che non ce la fa, spende migliaia di euro in benzina per andare in giro in macchina a "vedere cose", è assente, non riesce a gestire nemmeno piccoli compiti quotidiani. Ma ovviamente lui sta benissimo, non ha problemi e non capisce perchè gli altri credono che ne abbia. Abbiamo provato a rivolgerci a diversi psichiatri che rispondono tutti allo stesso modo: "se non vuole andare da un medico (spesso li chiama "marescialli" oppure con altri nomignoli offensivi) io non posso aiutarlo". Io su internet ho letto e riletto che la caratteristica della psicosi è la negazione da parte del paziente, ora dunque se lui continua a negare e rifiutarsi, noi come facciamo ad aiutarlo?
>Gent. Sig.ra Susanna il problema che pone non è di facile soluzione e riguarda diversi aspetti della patologia mentale. Più la sintomatologia è seria più, non sempre ma spesso, ci sono forti resistenze da parte del paziente alla cura. Con molta pazienza può stare vicino a suo fratello cercando di farlo pensare senza però nessun secondo fine se non quello terapeutico. E' già ampiamente terapeutico il fatto che lei lo faccia pensare, ricordare, ricostruire, interpretare. Il processo di cura parte da lontano ed è lento nella sua divulgazione. E' nella costruzione di una relazione con l'altro che le cose possono cominciare a cambiare per cui la cosa potrebbe iniziare da lei e poi proseguire con persone che nella sanità vengono definiti educatori. Sono degli operatori sociali che possono seguire suo fratello alcuni giorni nella settimana facendo e organizzando delle attività con lui come per es. andare al cinema, vedere una mostra o una partita di football se piace. Mi faccia sapere e buone cose per lei,
Dott. Giovanni Castaldi