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Ho solo 23 anni eppure tutto intorno a me perde continuamente di senso

--persa87--

caro dottore ho bisogno di un suo consiglio perchè io davvero non so più cosa fare. credo che la mia vita sia giunta "al capolinea". ho solo 23 anni eppure tutto intorno a me perde continuamente di senso. una università che davvero non va più, presumo a causa di una mia capacità limitata non perchè non ci provi...credo davvero di aver sbagliato professione. aggiungiamo inoltre un pessimo dialogo con i miei che trovano mia sorella molto più da seguire e vedono invece me "quella avviata" che si lamenta si...ma alla fine sa fare da sola.
infine gli altri affetti: amici, pochi, ma tutti lontani e un ragazzo che mi ama che però per lavoro è tenuto lontano(con il quale non so davvero che tipo di futuro ipotizzare,perchè pur stando insieme da 5 anni abbiamo passato cosi tanti alti e bassi che non so davvero cosa aspettarmi).
non so se sono problemi normali ma fatto sta che sono terribilmente infelice dottore. molto infelice. scoppio a piangere cosi, per nulla, passo giornate a fissare il balcone domandandomi se arrampicandomi sulla ringhiera potrei per un secondo sentirmi libera dai miei pensieri...ma è un pensiero che rincorro solo per un attimo perchè sono cosi vigliacca da non riuscire a fare nulla, nemmeno farmi del male a parte qualche taglio o qualche livido.
la domanda che le pongo alla fine del mio chiacchericcio é: c'è qualcosa che posso fare per uscire da questo stato? non ce la faccio più davvero...sento che sto impazzendo!!!mi va tutto storto, non riesco ad uscire da questo buco nero....parlare con i miei ci ho provato ma non ho ottenuto NULLA. dovrei fare qualche gesto assurdo per preoccuparli cosi da farmi notare? mi consigli lei che io questo mondo non l'ho davvero capito.


 
 >Cara Signorina le consiglio  di continuare a parlare così come ha fatto nella mail che ci ha inviato. Deve assolutamente continuare ad aprirsi e a tirare fuori tutto ciò che ha dentro e che comporta disagio per lei. Deve capire un po' di più, vederci più chiaro, sulle diverse vicende della sua vita. Perché l'università è diventata un fardello pesante da buttare via? Pensa effettivamente di avere sbagliato professione e quindi indirizzo universitario? Se anche così fosse non è una tragedia, lei ha 23 anni, è giovanissima, può intraprendere un altro corso di studi e laurearsi ancora in giovane età. I problemi con gli amici o con il fidanzato, ritengo comunque che siano faccende diverse, sono da chiarire.
Come mai lei a 23 anni si trova a vivere un disagio così invalidante e soffocante?  Lei certamente non lo sa ed è per questo che chiede aiuto. Bisogna capire se il disagio che lei vive è frutto di un malessere profondo che parte da lontano oppure è il prodotto di qualcosa di molto più semplice che potrebbe avere l'analogo significato del perdersi in un bicchiere d'acqua. Tutto ciò però è da valutare. Le consiglio vivamente di andare a parlare con qualcuno, di trovare un luogo dove lei possa dire tutto il suo malessere.
Si rivolga a un centro di psicologia pubblico o privato dove lei possa andare a interloquire e a confrontarsi riguardo ai problemi che l'affliggono. Ha bisogno di colloqui terapeutici che potrebbero rimanere nell'ambito di semplici colloqui, conversazioni, che devono avere come obiettivo di fare luce sul suo disagio. Dopo alcuni incontri lei potrebbe già stare meglio ed essere più orientata sulle prospettive della sua vita. Se così fosse lei potrebbe anche fermarsi a questo risultato se no dovrebbe proseguire e andare più in profondità, penetrare maggiormente la storia della sua vita finché il significato della sua storia familiare non le elargisca un senso e un sapere di cui lei non ha ancora coscienza. Mi faccia sapere e buone cose per lei.
 
Dott. Giovanni Castaldi

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