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Si e arrivati al culmine che mio fratello vuole uccidere mio padre e gli inizia a fare anche i dispetti

--Luigi--


Salve sono un ragazzo di 18 anni e vorrei parlarle del problema che da circa un'anno e mezzo sta affliggendo la mia famiglia. Il problema è mio fratello minore che a sedici anni ed ha deciso di non andare piu a scuola perche si sente demoralizzato dai voti presi. Non bastasse, lui odia mio padre infatti sta in cura da una pscioterapeuta che però non e riuscita a curarlo perche infatti secondo lei mio fratello ha una mente molto contarta ed ha la cosiddetta doppia personalita. Si e arrivati al culmine che mio fratello vuole uccidere mio padre e gli inizia a fare anche i dispetti e tutto questo si e amplificato da quando sta in cura perche la dottoressa ha detto che mio padre lo doveva lasciare perdere.Infatti siamo arrivati ad un punto che lui si pone al di sopra delle regole comandando tutti in famiglia arrivando anche ad odiare mia madre.Lui non va quasi mai a scuola ed e arrivato a dire al suo preside che e depresso e percio non va mai a scuola.Io sto vedendo mia mamma che non mangia piu e addirittura siamo stati costretti a mandarlo fuori casa da una zia perche se vedeva mio padre o mia madre non so cosa poteva succedere.Tutto questo e nato perche lui si era chiuso dentro casa ed aveva lasciato i miei genitori fuori e mia mamma su consiglio della psicoterapeuta ha detto di usare l ultima carta che lei aveva ha disposizione quella della terapia d ' urto infatti mio padre l ha affronato e lui si e fatto venire una vera e propia crisi dicendo che non si doveva permettere di rivolgergli la parola e che lo voleva morto infatti sono dovuto intervenire io per dividerli.Gentile dottore che cosa mi consiglia di fare?aspetto con ansia una sua risposta .Cordiali saluti

 

>Caro Luigi,
la situazione, come descritta da lei, è sicuramente delicata. Mi sembra di capire che suo fratello soffra di un disturbo dissociativo dell'identità, disturbo nel suo caso di un certo peso. Tale patologia non è di facile risoluzione. Di norma sono necessari più anni di psicoterapia, al fine di integrare le personalità dissociate, e non sempre è possibile raggiungere tale risultato. Molto dipende dal livello di gravità della patologia. Non mi è chiaro se suo fratello sia seguito anche farmacologicamente. In casi come il suo, di norma alla psicoterapia viene associata una terapia farmacologica, utile per ridurre la sintomatologia. Per quanto riguarda la situazione familiare, convivere con una persona che presenti tale patologia mette in discussione l'intero sistema famiglia. Il consiglio che posso darvi è quello di rivolgervi al Centro Psico Sociale della vostra zona per due motivi: uno, valutare con attenzione come possa evolversi la patologia di suo fratello, per avere un'idea un pò più chiara di quello che si prospetta. Secondo, potreste informarvi rispetto alla possibilità di partecipare a gruppi di auto-mutuo-aiuto per familiari di pazenti con patologie psichiatriche. La condivisione di emozioni, dubbi e incertezze con altri individui che abbiano una problematica simile alla vostra può aiutarvi a gestire la situazione con minor carico di angoscia. Mi sembra inoltre di capire che sua madre sia il membro della famiglia che risenta maggiormente della situazione: credo che nel suo caso dei colloqui con un terapeuta potrebbero essere utili. Mi faccia sapere se ci sono delle novità.
Cordiali saluti,

Dott. Simone Bonfanti

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