Da un mese a questa parte sono e appaio nervoso. Non ne riconosco la motivazione
--Lorenzo--
Come va? Spero bene :)
Da un mese a questa parte sono e appaio nervoso. Non ne riconosco la motivazione... Prendo alcuni psicofarmaci (paroxetina, gabapentin e Alprazolam); ho 19 anni e lavoro in una scuola di specializzazione post-laurea, frequento l ultimo anno di liceo scientifico, "preparandomi intanto psicologicamente" ad un mio desiderio di entrare nella facoltà di medicina il prossimo anno; inoltre sono rappresentante d'istituto della mia scuola (il chè mi mette in costante esposizione con gli altri studenti). Faccio tirocinante fotografo durante la settimana e nei weekend, a matrimoni discoteche etc e infine collaboro per una Onlus. Evidenzio questo, perchè ciò è molto faticoso per me. Non vorrei che il mio essere nervoso sia una conseguenza del mio stato psico-fisico "affaticato". Oppure non so da cos'altro... Ma l'unica cosa che mi sembra logica è questa.............
>Caro Lorenzo potrebbe essere senz'altro come dice lei però le consiglierei se lo stato di disagio dovesse persistere di andare a parlarne con qualche professionista, uno/a psicologo/a o psicoterapeuta. Se portare avanti contemporaneamente tutte le attività che descrive la affatica e la innervosisce a tal punto da dover ricorrere a degli psicofarmaci credo che sia lecito domandarsi se non sia il caso di "alleggerire" un po' la quantità di questi impegni. E' lei stesso a far notare in quante cose si è impegnato. Se tali attività costituiscono comunque per lei un modo di convogliare le sue energie in qualcosa che la soddisfa ed è solo la loro quantità a crearle una forte pressione, bisognerebbe chiedersi allora il perché lei ha questo bisogno di tenersi impegnato "al 100%". Mi faccia sapere e buone cose per lei.
Dott. Giovanni Castaldi