Un mix dal quale non riesco a venirne fuori
--Alessandro--
Salve,
cercherò di essere breve e diretto sulla questione che sto per porvi.
Ho 23 anni e sono orfano di entrambi i genitori. Mio padre è morto nel ’96 a causa di un tumore, quando io avevo 8 anni, mentre mia madre nel 2005 a causa dell’Alzheimer quando io avevo 17 anni e mezzo.
Purtroppo queste tragedie hanno scosso molto la mia vita. Fin da quando morì mio padre mi sono sempre sentito diverso (in senso negativo) rispetto agli altri: mi sono sempre sentito inferiore, timido, sfortunato, povero, e quant’altro. Ho sempre visto tutti migliori di me. Vedere i miei compagni con un padre e una madre mi faceva sentire quotidianamente triste e per questo ho cominciato a chiudermi e a diventare introverso.
Successivamente con la morte di mia madre, la questione è diventata assai più complessa.
Mi sono quasi sentito un “handicappato” della vita. Ero l’unico ragazzo a scuola, e nella mia zona ad essere orfano di entrambi i genitori. Questo ha aumentato il mio malessere interiore e il mio senso di disagio nello stare con gli altri e provare ad approcciare con persone che non erano i miei amici fidati, o gente che conoscevo da tempo.
Questo era anche il periodo delle prime cotte, ma la mia timidezza mi faceva pensare (succede spesso anche tuttora) che le persone nella mia situazione non venissero proprio considerate dalle persone del gentil sesso.
Successivamente però ho avuto un altro lutto che ha segnato la mia vita: La morte di mio nonno paterno nel 2008.Questo ha peggiorato ancora la situazione. Ho perso anche un anno di università.
Per fortuna le cose da allora si sono aggiustate un pochino: Ho fatto nuove conoscenze, ho avuto un piccolo aumenti di autostima, ho avuto delle ragazze, ma senza rapporti sessuali.
E qui arriviamo all’altro problema: Ho un pene un po’ piccolo. Circa 12 cm in erezione, e questo mi crea problemi. Mi fa avere vergogna con l’altro sesso e mi fa sentire inappropriato; situazione questa, che aggiunta ai miei problemi di introversione/timidezza dovuti alle mie tragedie famigliari, hanno creato su un mix dal quale non riesco a venirne fuori.
Infatti, i problemi del passato non sono riuscito a toglierli dalla testa. I lutti (soprattutto quello di mia madre) non sono riuscito a smaltirli, e le mie ansie, insicurezze, paure, sono rimaste le stesse.
Non so cosa fare. Vorrei vostri consigli! Ho pensato di andare da uno psicologo/sessuologo ma non so se è la scelta giusta.
Nell’attesa di una vostra eventuale risposta, vi porgo anche se con leggero ritardo, i miei più sentiti auguri per un felice 2011.
>Caro Alessandro,
innanzitutto grazie per gli auguri di buon anno.
Venendo alla tua storia, è evidente che hai avuto un percorso difficile soprattutto a causa dei lutti famigliari che sono accaduti. Si evince che hai saputo affrontare tali situazioni con carattere, sei riuscito a portare avanti la tua vita e a frequentare anche l'università. Certamente le difficoltà che hai incontrato nel tuo percorso hanno un'influenza sulla tua personalità e si sono manifestate anche in insicurezze nell'area della sessualità. Rimane il fatto che molte persone affrontano nell'evoluzione della loro vita sessuale insicurezze ed ansie, chi più chi meno. Ci chiedi se può essere una buona cosa rivolgersi a uno psicologo: certamente. Devi prenderti cura di te e siccome hai già saputo affrontare grandi e premature difficoltà non esitare a rivolgerti a qualcuno che ti possa essere vicino, che ti possa aiutare nella risoluzione dei tuoi problemi e nelle vicissitudini che ogni crescita personale comporta.
Scrivici ancora, se vuoi.
Saluti,
Dott. Giovanni Castaldi