Ormai da qualche anno riconosco di soffrire di disturbo ossessivo compulsivo
--Michele--
Gentili psicoterapeuti,
scrivo del mio caso nella speranza che mi si possa dare un consiglio su come affrontare la situazione che vivo, specie in merito alla gravità del disturbo di cui soffro e all'opportunità di fare una visita psicoterapeutica.
Sono un ragazzo di 23 anni, studente fuori sede. Ormai da qualche anno riconosco di soffrire di disturbo ossessivo compulsivo e le ossessioni che mi assillano hanno preso gradualmente sempre più piede, generando in me un'ansia continua, a oggi quasi cronica dal momento che fanno da sfondo alla vita quotidiana. Il motivo che mi spinge a scrivere è che in nessun sito dedicato ai DOC ho riscontrato una sintomatologia che si avvicinasse alla mia: le ossessioni dominanti riguardano le relazioni sociali, di contatto fisico e comunicativo e consistono nella paura di essere "contaminato" non attraverso microrganismi ma sul piano psicologico; quando svolgo azioni o dico cose che mi fanno balzare alla mente alcune persone (ma questo vale solo con alcune e nel tempo esse mutano anche in funzione delle mie relazioni, pur mantenendosi in un numero ristretto) o ancora faccio un gesto comune come scrivere, camminare, cucinare ecc... il pensiero di una certa persona o il contatto fisico con lei fa scattare in me la paura di smarrire la mia personalità, essere "prosciugato" delle mie qualità mentali ma soprattutto del mio carattere. E' una paura di trasformarmi a immagine di quella persona (ovviamente i soggetti che percepisco come minacciosi non mi sono graditi).
Questa condizione lede molto i miei rapporti con gli altri, mi rende evitante e poco comunicativo, sono probabilmente percepito evasivo e bizzarro da quanti vedono per caso alcuni rituali compulsivi che metto in atto per eliminare la "presenza" contaminante che sento in me e che cerco di drenare all'esterno.
Ripeto, la paura che sento come irrazionale ma che mi congela quando imprevedibilmente compare è che il contatto fisico o una somiglianza di qualche azione o espressione con queste persone generano sempre la paura di scoprirmi diverso da come ero nella personalità a causa di una contaminazione subdola e non meglio precisabile.
Chiedo a voi se si tratta di una sintomatologia minimamente nota di DOC o se diagnosticabile in modo differente; inoltre, desidererei sapere se la gravità è tale da richiedere una visita urgente da uno specialista.
Grazie,
Michele
>Gentile Michele,
la sintomatologia da lei descritta rientra nella fenomenologia del disturbo ossessivo-compulsivo, anche se la soggettività di ognuno rende ogni caso diverso dagli altri. Lei sembra essere molto consapevole di ciò che le accade e delle modalità attraverso le quali questi pensieri e queste paure le si manifestano. Spesso le ossessioni di contaminazione sono legate all'entrare in contatto con sostanze di qualche tipo, ma da quello che lei descrive nel suo caso ciò sembra essere legato all'entrare in contatto con le altre persone, come se gli altri la “invadessero” facendole “perdere” la sua personalità. Bisogna sicuramente indagare le cause di questa sintomatologia che fa appunto da sfondo alla sua vita quotidiana, limitandole in qualche modo l'esistenza. La sua è una sintomatologia conosciuta e troverà sicuramente aiuto rivolgendosi a un professionista competente. Se abita a Milano o nelle sue vicinanze ci contatti pure.
Saluti,
Dott. Giovanni Castaldi