Il mio problema credo ormai consista nell'incomprensione che c'è tra il mondo che mi circonda e me
--Giorgio--
Buonasera sono un ragazzo di 18 anni, il mio problema credo ormai consista nell'incomprensione che c'è tra il mondo che mi circonda e me, mi spiego meglio, mi trovo in una società culturale, riferita a questa fascia d'età, in cui l'idiozia sta alla base di tutto e nonostante io sia un tipo che cerca costantemente di analizzare e studiare il comportamento di ogni singola persona, ciò mi porta a non trovare un'altra persona, indistintamente dal sesso, che sia "compatibile" con me. Come ben sà gli amici o comunque l'affetto che possono dare i coetanei é molto importante per uno della mia età, e l'assenza vera e propria di un amico vero non mi ha permesso di passare quegli ostacoli nella vita che a quest'età bisogna passare; mi sono ritrovato spesse e spesse volte in situazioni di assoluta depressione arrivandomi ad isolare completamente, le parlo come se fossi un figlio, c'è una soluzione a tutto questo?
>Gentile Giorgio,
le tue osservazioni sul mondo che ti circonda è innegabile che abbiano un fondo di verità; nonostante tutto, è vero che la società conserva una notevole eterogeneità, per cui risulterebbe forse più interessante indagare cosa una persona dovrebbe “avere”, secondo te (e secondo il tuo “analizzare e studiare il comportamento di ogni singola persona”), per risultare compatibile con te. Ti consiglio di fare qualche colloquio con uno psicoterapeuta, così da far luce sui meccanismi che hanno portato alla tua condizione di disagio e al tuo “isolamento”. Saluti,
Dott. Giovanni Castaldi