A soli due esami dal termine è cresciuta in me in maniera esorbitante la paura di non farcela
--Paolo--
salve a tutti,
sono uno studente universitario vicino al termine del mio percorso di studi. Ho sempre affrontato la mia cariera universitaria con una relativa tranquillità e serenita pur essendo di mio una persona piuttosto ansiosa...e sono riuscito ad arrivare sino a questo punto anche con un ottima media voti. Da un po di mesi a questa parte però le cose sono un po cambiate e vivo i miei studi in modo completamente diverso....ansia paure preoccupazioni, frustrazione legata al fatto che sono fuori corso...tutti questi mesi hanno reso i miei ultimi esami un vero e proprio incubo, sino al punto che adesso, che sono a soli due esami dal termine è cresciuta in me in maniera esorbitante la paura di non farcela. Non riesco a concentrarmi, ne a studiare, vivo continuamente con l'ansia e la paura...a ciò si aggiunge lo stress,e anche difficoltà a dormire serenamente la notte. Non riesco a capire il motivo di tutto questo. Vedo questi ultimi esami come qualcosa di insormontabile...al punto da non trovare neppure la forza di aprire i libri. Obiettivamente non sono esami facilissimi ma ne ho affrontati e superati di altrettanto complessi e non riesco proprio a comprendere il motivo per cui ora stia reagendo cosi. Tutto ciò che so è che sento dentro me una immensa paura di non farcela unita a un senso di impotenza sia verso gli ultimi esami che verso il futuro mondo del lavoro che altrettanto mi spaventa. Vi chiedo cortesemente un aiuto perchè non mi riconosco piu. Grazie.
>Gentile Paolo,
è molto probabile che lei stia reagendo in questo modo proprio perché "non vuole terminare" gli studi. Può darsi che questo atteggiamento lo abbia avuto anche in precedenza ed abbia contribuito al suo essere fuori corso. Finire gli studi ed entrare a pieno titolo nel mondo del lavoro (o alla sua ricerca) è un grande cambiamento e forse lei "preferisce" rimanere in qualcosa che già conosce, percependo la novità del futuro come qualcosa di ingestibile. Sono solo spunti, da prendere per quello che sono, siccome non conosco direttamente la sua persona. Provi a rifletterci e continui a scriverci se vuole, o ci telefoni pure,
saluti,
Dott. Giovanni Castaldi