La mia ansia dura notte e giorno, peso al petto che non se ne va e senso di disagio costante
--Elena--
Ho 20 anni. Soffro di ansia da 4 mesi. Sono seguita da una psichiatra e da uno psicologo ma la situazione non migliora. Ad Aprile ho iniziato ad assumere psicofarmaci ( En e cipralex) ma per paura gli ho smessi dopo una settimana. Sono andata avanti a cure omeopatiche e a Fiori di Bach ma non ho trovato giovamenti.Chiedo a voi consulto prima di prendere di nuovo la strada degli psicofarmaci che mi terrorizza. La mia ansia dura notte e giorno, peso al petto che non se ne va e senso di disagio costante. Non la sopporto piu! E ho paura che duri tutta la vita, non mi perdonarei mai di essermela rovinata da sola.
>Gentile Elena,
ritengo che lei stesse procedendo con la soluzione terapeutica migliore nel caso di disturbi d’ansia altamente invalidanti, ovvero un approccio integrato fra psicoterapia e farmacologia. Quando i sintomi hanno un livello di intensità ed invasività tali da renderle difficile l'esplorazione della sua soggettività, è necessario integrare la psicoterapia con interventi farmacologici mirati alla temporanea attenuazione del sintomo invalidante, cosicché lei possa intraprendere un percorso di elaborazione con l'aiuto del terapeuta. A volte i sintomi formano una vera e propria barriera psichica che da un lato difende l'individuo da affetti insopportabili, non ancora integrabili all'interno della propria personalità, ma che dall'altro impedisce un cambiamento della situazione, perché cristallizza l'esistenza del soggetto nella dolorosa soluzione di compromesso che il sintomo rappresenta.
In questi casi il supporto farmacologico risulta fondamentale per il processo psicoterapeutico, il quale mira a un cambiamento soggettivo lavorando nello spazio psichico che si è aperto per effetto dell'inibizione farmacologica del sintomo.
È importante che l’approccio farmacologico non escluda la psicoterapia, la quale è in grado di portare realmente dei cambiamenti a livello psichico che hanno effetti anche sulle nostre manifestazioni somatiche.
Lei afferma che non si perdonerebbe mai di essersi rovinata la vita da sola, cioè si pone come agente del proprio malessere escludendo in qualche modo cause o contingenze esterne. Non penso che sia così. Le consiglio di continuare la psicoterapia e se ritiene che non funziona per mille ragioni, un feeling negativo con il terapeuta etc, etc, ci chiami al Centro per fissare un incontro inteso a capire le ragioni di tali difficoltà. I numeri di telefono sono 0229531468 e 3485849549. Buone cose per lei.
Dott. Giovanni Castaldi