Mi girava sempre la testa e non capivo se era perche mangiavo poco o per altro
--Marta--
buon giorno, sono una ragazza di 22 anni e frequento il IV anno di università..l'anno scorso ho iniziato ad avere un pò d'ansia per gli esami perche ero rimasta indietro e volevo a tutti i costi recuperare in fretta senza abbassare la media..questo mi ha portata a star sempre chiusa in biblioteca a studiare anche in pausa pranzo..perche mi sembrava mi dovessi come punire per non esser stata abbastanza brava..il che mi ha portato a perdere qualche chilo..mi girava sempre la testa e non capivo se era perche mangiavo poco o per altro e avevo sempre mal di pancia senza capire se era perche avevo fame o se avevo mangiato troppo..il che ha portato (almeno credo ora io) ad uno stato d'ansia maggiore e ad attacchi di panico..che hanno ovviamente peggiorato l'andamento scolastico e mi hanno portata a rimanere ancora piu indietro..anche se avevo nel frattempo recuperato i chili persi...con le vacanze gli attacchi di panico sono migliorati...però ho di nuovo iniziato a saltare pasti perdendo chili e anche peggio di prima..mi sembra di esser daccapo..c'è una relazione tra tutto ciò? perche mi sembra di esser entrata in un circolo vizioso..che mi fa sentir sempre piu indietro e sempre piu un peso per la famiglia..
>Gentile Marta,
le irregolarità nell’alimentazione hanno sicuramente degli effetti sul nostro organismo per via dei segnali biochimici che originano dai processi metabolici, per cui saltare i pasti come mangiare troppo può portare alla sintomatologia da lei descritta. Dietro a un certo comportamento alimentare ci possono essere svariate motivazioni, spesso psicologiche. Lei si è accorta di queste relazioni fra l’alimentazione e il suo malessere ed ha inoltre individuato alcune dinamiche che l’hanno portata ad agire determinati comportamenti e a vivere in uno stato d’ansia. Penso che dovrebbe esplorare i meccanismi che l’hanno portata in una certa situazione, per esempio il come lei gestisce la pressione sociale e famigliare per quanto concerne ciò che le viene richiesto. Potrebbero esserle utili dei colloqui psicologici al fine di superare il “circolo vizioso” nel quale si trova invischiata. Ci contatti pure, cordiali saluti,
Dott. Giovanni Castaldi