Ho paura di avere qualcosa anche perché non credo che l'ansia possa provocare tutti questi disturbi
--Giuseppina--
SALVE,SONO UNA RAGAZZA DI 23 ANNI.DA CIRCA 4 ANNI SOFFRO DI ANSIA,ATTACCHI DI PANICO,ho la continua sensazione di essere in pericolo! adesso come se non bastasse sono diventata ipocondriaca,sto attentissima ad ogni sintomo che mi invia il mio corpo ed ho sempre paura di avere qualcosa di grave! da quando è cominciata l'ansia,sono apparsi inseme ad essa de i capogiri/vertigini! inizialmente erano sporadici,adesso sono continui,giornalieri,quotidiani tanto da impedirmi di fare qualsiasi cosa,praticamente non sono più autonoma! non guido più,ho paura di uscire,di stare sola,anche di prendere un caffè con le amiche...non vivo più in poche parole! non so più che fare...non riesco ad essere indipendente,ho paura di tutto,il mio umore è a terra,sto sempre male,ho paura di avere qualcosa anche perchè non credo che l'ansia posso provocare tutti questi disturbi "invalidanti"!non ho più neanche la forza di reagire...
>Gentile Giuseppina,
in questi ultimi quattro anni ha cercato di affrontare questo problema con l’aiuto di un professionista?
Scrive che i sintomi si sono acutizzati in quest’ultimo periodo, diventando particolarmente invalidanti, per cui ritengo importante per lei che si rivolga ad uno psicologo/psicoterapeuta (se non lo sta già facendo). Per quanto riguarda le somatizzazioni che descrive possono sicuramente essere riconducibili allo spettro di sintomi caratteristico dei disturbi d’ansia, anche per quanto riguarda i capogiri e le vertigini. A volte le manifestazioni fisiche dei disturbi d’ansia sono veramente molto evidenti e compromissive delle attività quotidiane. Tuttavia è importante escludere - attraverso alcuni semplici esami medici - che ci siano altre disfunzioni organiche all’origine di questi sintomi, così da potersi poi concentrare sulla cura del disturbo d’ansia e favorire inoltre una sua tranquillità in merito al timore di “avere qualcosa..”.
Ci contatti pure se vuole, o ci scriva ancora, cordiali saluti,
Dott. Giovanni Castaldi
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salve dottore,
ho fatto diversi esami,finora tutto ok...soffro un pò di cervicale e credo di avere spesso i muscoli contratti ma non credo dipendano totalmente da questo!
ho paura di non riuscire a risolvere questi disagi che mi condizionano totalmente e anche le persone a me vicine...come il mio ragazzo,xkè questi disturbi,queste paure,mi portano a non volere allontanarmi da cassa,ad evitare molte cose,di partire,di stare in mezzo alla gente,xkè mi gira continuamente la testa e vivo con l ansia che da un momento all altro si presenti quello più forte!
adesso farò una risonanza,dopo di ciò non so più dove sbattere la testa!
sono stata in terapia da una dottoressa ultimamente,ma saltuariamente,infatti adesso credo sia il caso di prenderla più seriamente!
ho perso la mia allegria,la mia solarità,non ho più stimoli,nulla mi rende felice se non il pensiero che un giorno quest incubo passi,ma ho paura che quel giorno non arrivi mai!
vorrei essere allegra e spensierata come tutte le ragazze della mia età,ma non ci riesco! devo trovare una soluzione perchè non vivo più!
>Gentile Giuseppina,
comprendo il suo stato di malessere e sono d'accordo con lei sul procedere regolarmente con la psicoterapia. Visto che gli esami medici, fortunatamente, escludono ragioni organiche dei suoi disturbi, è necessario andare a comprendere le ragioni psichiche dei suoi sintomi.
Talvolta, quando le somatizzazioni dei disturbi d'ansia raggiungono livelli tali da impedire la maggioranza delle attività quotidiane, un supporto farmacologico (temporaneo) può essere d'aiuto per consentire al soggetto di poter lavorare sulle cause del problema. In ogni caso la necessità o meno di una terapia integrata (psicoterapia e farmacologia) va attentamente valutata con il terapeuta da cui lei è in cura. L'unica cosa che mi preme sottolineare riguarda la bassa efficacia di una sola azione farmacologica, siccome in molti casi – in mancanza di un complementare intervento psicoterapeutico – i sintomi tendono a ripresentarsi dopo che si è interrotta l'assunzione del farmaco.
Cordiali saluti, ci scriva ancora se vuole,
Dott. Giovanni Castaldi
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sono sempre stata un pò diffidente nei confronti dei farmaci,però se possono servire,sicuramente non opporrò resistenza!
cerco di resistere giorno per giorno,cerco di andare avanti,ma molte volte crollo,perchè mi scoraggio,perdo le speranze!ho paura che quest'incubo non finisca mai!
io provengo da una famiglia con genitori divorziati,ho cominciato ad accusare questi sintomi durante gli esami di maturità e da quel momento nn ne sono più uscita!
in questo momento non ho nessuna occupazione,quindi sto a casa,trascorrendo le intere giornate a pensare,a pensare soprattutto che ho capogiri e non posso fare nulla tranne che stare sdraiata sul divano...
ho pure qualche dubbio riguardo terapie e cose varie! possono davvero aiutarmi oppure sono costretta a vivere sempre così???
>Gentile Giuseppina,
certo che una psicoterapia può aiutarla, ma ovviamente è richiesta la sua partecipazione. Le posso assicurare che non sarà “costretta” a vivere sul divano per il resto della sua vita.
Così come il suo disturbo è iniziato (durante gli esami di maturità) allo stesso modo può finire, ma ci deve mettere impegno ed investire delle energie nel prendersi cura di se stessa.
Cordiali saluti,
Dott. Giovanni Castaldi