Una linea guida da seguire per stare anche solo un filino meglio
--Cristiana--
Gentili dottori , mi rivolgo a voi per cercare un aiuto e cercare la frustazione che vivo. sono una ragazza di 18 anni , quando avevo 7 anni io e mia madre abbiampo affrontato una violenta separazione da mio padre che non c'è mai stato per me , vivo con mia madre nella casa della nonna materna la quale ogni giorno con frasi vittimistiche o tentare ti infilarci le dita negli occhi mentre urla ci dice soprattutto con me che passo più tempo con lei , che le diamo fastidio e che nn ci ha mai voluto . il tutto è alternato da momenti in qui lei (nonna )si comporta come un agnellino ... ho forti risentiment verso di lei per quello che dice e come ci tratta . facendo il punto della situazione , da circa un anno non riesco a controllare l'aggressività durante le liti , in me si attua un meccanismo per difendere mia madre in modo folle perchè non sopporto vederla indifesa e finisco con avere crisi isteriche urla e pianti e mi sento sempre più impotente dato che perdo la voce e non riesco a stare in piedi . in tutto mio padre sta cercando di riavvicinarsi a me ma come conoscente non come padre e molto spesso mi dice che se tornerebbe indietro non farebbe figli il che mi uccide. non sopporto il contatto fisico soprattutto se si tratta di spintoni o altro anche se a titolo giocoso mi fanno morire dalla rabbia mi sento vulnerabile e scappo via piangendo. alla fine c'è il mio fidanzato sto con lui da tre anni ... ha un legame molto forte con una ragazza lui lo considera amichevole ma lei fa di tutto per porre questo rapporto sul sentimentale sessuale il che non fa che amentare la mia frustrazione . non sopporto più nessuno sono insofferente e se prima espansiva e affettuova ora sono chiusa in mè stessa e diffidente con tutti e per difendermi divento arrgante. e ora il rapporto con mio fidanzato a volte lo cerco in modo paterno e per questo sono ostile al sesso .
sto male e non sò più cosa fare mia madre vede che sto male e mi dice con tono sfottente di andarmi a fare curare ma non possiamo permetterci una spesa di consulenza psicologica. sono arrivata al punto massimo di esasperazione mi nascondo per piangere , attacco le persone come farebbe un orso e poi scappo via ... le uniche cose che riesco a fare sono studiare e prendermi cura del mio cane e del mio coniglio .... tral'altro mia madre per cercare di farmi star tranquilla mi ha trasferito in taverna dove è un piccolo appartamento e sono sola x non agitarmi ...mi sento un animale in cattività che non sa più chi è
vorrei solo avere una linea guida da seguire per stare anche solo un filino meglio o almeno non arrivare a punti di autodistruzione che ho raggiunto in passato (anoressia e bulimia nati nel cercare l'approvazione dai miei genitori)
mi scuso se il testo è confuso o presenta errori di grammatica.
vi ringrazio anticipatamente per avermi concesso attenzione
>Gentile Cristiana,
probabilmente lei ha bisogno di coltivarsi uno spazio al di fuori delle turbolente vicende che attraversano la sua famiglia, in modo da poter partecipare alla sua vita famigliare con il supporto di una rete e di uno sguardo esterni. Questo è possibile attraverso le amicizie, attraverso altri legami di parentela, attraverso la condivisione di attività in qualche organizzazione e anche attraverso un supporto di tipo psicologico che le può sicuramente essere utile in questo momento difficile. Per quanto riguarda l'aspetto economico può sempre rivolgersi al servizio pubblico, che offre diversi programmi di sostegno a costi molto contenuti. Provi a muoversi in una di queste direzioni. Ci scriva ancora se vuole, o ci contatti pure. Cordiali saluti,
Dott. Giovanni Castaldi