Ho un problema in famiglia e per me è una situazione difficile da gestire da sola
--Marta--
Buonasera,
ho un problema in famiglia e per me è una situazione difficile da gestire da sola.
Riguarda un amico di famiglia, so delle cose molte delicate di questa persona.
Le piccole cose che sapevo le ho dette ai miei ma non mi hanno creduto, adesso tutto è più grande di me la situazione è più grave quindi ho scritto una lettera per dire tutto ai miei, visto che con le parole con concluso niente l'ultima volta.
Io questa sera mi rivolgo a lei perchè sono in piena crisi, se consegno quella lettera delle persone soffriranno, non so se i miei mi crederanno e poi succederà un casino. se non la consegno e un giorno succederà qualcosa mi sentirò in colpa di non aver detto nulla.
Cosa faccio? quale comportamento devo assumere? Dico tutto ai miei oppure no?
consegno la lettera ai miei o la strappo?
Lo so tante domande ma spero che lei mi possa aiutare.
Grazie mille.
>Gentile Marta,
posso comprendere il suo stato di agitazione e di indecisione; si percepisce che si tratta di una situazione delicata, ma purtroppo lei non ha scritto nulla in merito all’oggetto di queste sue conoscenze, le “cose” cui lei accenna.
Così come posso capire il suo stato d’animo, allo stesso tempo la mancanza di informazioni mi rende impossibile poterle dare un consiglio. Ci scriva ancora con maggiori dettagli, l’importante è che lei non scriva nomi o particolari che permettano l’identificazione univoca dei soggetti in causa, ma che riesca a spiegarci per quanto possibile l’oggetto del suo problema (le ricordo che l’indirizzo email di chi pone domande in questo sito non verrà mai reso noto in alcun caso e che la redazione del sito è molto attenta nel non pubblicare contenuti potenzialmente dannosi à policy. Questo è un servizio che ha lo scopo di aiutare chi si trova in uno stato di sofferenza psicologica, e di aiutare coloro che leggono, per cui non pubblichiamo informazioni che non riguardino l’obiettivo della comunicazione), nel frattempo le auguro buone cose,
Dott. Giovanni Castaldi