Mi sono completamente innamorata del medico che mi ha operata
--Arianna--
Ho un grosso problema e non so veramente con chi parlarne.
Sono stata operata di ernia al disco e quasi da subito ho avuto diverse complicazioni di dolore tali da portare il neurochirurgo ha valutare l'idea di un operazione di bloccaggio della schiena per problemi di usura ai dischi , ma al momento sto' ancora facendo accertamenti.
La domanda e' questa dal momento che mi sono completamente innamorata del medico che mi ha operata dal primo momento che l'ho visto (e io sono sposata da molti anni)mi chiedo se la mia non guarigione possa dipendere dal fatto che inconsciamente so che se guarisco non lo rivedro' piu'.
Ho sintomi di lombosciatalgia e febbricola tali da rendermi completamente invalidante,sono anche molto stanca di stare cosi' sono gia' dei mesi e provo a reagire ma ogni volta che faccio dei lavori sono sempre piu' distrutta.
Puo' tutto cio' derivare esclusivamente dalla testa?
Vi prego di darmi una risposta, il voler rendermi conto anche di questo e' sempre un modo per voler guarire.
Un ultima cosa non sono piu' una ragazzina e non e' un infatuazione dovuta al suo ruolo come puo' capitare ma sono propio innamorata di lui per cose che non sto qui a spiegare. Come posso fare ad uscire da questa situazione e a capire se la causa e' propio lui o se sono dolori fisici.Vi ringrazio in anticipo ,aspetto una risposta.Arianna.
>Gentile Arianna,
è possibile, come lei dice, che il permanere della sua situazione invalidante sia anche legato al vantaggio secondario di poter ancora vedere il medico di cui si dichiara innamorata. Questo però non significa che i suoi problemi fisici derivino esclusivamente da questa possibile dinamica (d’altra parte si sarà rivolta a lui proprio a causa dei suoi dolori, ed è anche stata operata, quindi i suoi problemi fisici sono una realtà separata dal medico). Non so se lei ha già pensato di provare a cambiare medico, così da escludere le implicazioni sentimentali, ed è anche molto probabile che non lo voglia fare proprio per il suo piacere nel vederlo. Sarebbe bene, però, tentare di separare i due aspetti, in modo da occuparsi dei suoi problemi fisici potendosi concentrare su di essi, e magari, se proprio pensa che sia quello che vuole, tentare di vedere il medico in qualche altro modo. Questo per il bene di entrambi. Il fatto che lei sia una donna sposata comporta tutta un’altra serie di questioni, sulla sua vita di coppia, che sarebbe più proficuo affrontare separatamente dai problemi legati all’ernia.
Può parlarne con uno psicologo, può esserle d’aiuto. Ci scriva ancora se vuole, o ci contatti pure, cordiali saluti,
Dott. Giovanni Castaldi