Credo di essere depressa
--Annamaria--
Salve,sono una ragazza di 22 anni,vorrei sapere da cosa dipenderebbe il mio malessere o disagio.Credo di essere depressa,non ho voglia di fare nulla,sono svogliata,non ho più piacere per nessuna attività e sono un pò apatica.Credo di fissarmi troppo sulle cose in generale,non so bene il perchè,non mi piace neppure uscire,mi vedo imbranata e se sono in mezzo alle persone,ad esempio a tante persone provo molto disagio,mi viene un malessere allo stomaco,e giramenti di testa.,ad esempio l'estate scorsa ero ad una festa e ad un certo punto mi faceva male la testa e non mi sentivo bene,avevo un certo malessere,tanto che tornando a casa mi venne di vomitare..forse per il forte mal di testa.Questo disagio che sento non mi fa vivere più.Mi vedo brutta,nelle situazioni che mi trovo mi sento anche fuori luogo con le persone,sono insicura di me.Un domani mi vedo sola senza un marito e senza figli.Secondo voi perchè? Sono sempre stata una ragazza silenziosa,timida con la difficoltà di parlare,socializzare ma credo di andare sempre a peggiorare.Secondo voi da cosa dipenderebbe tutto questo che mi sento? Credo di aver perso perfino fiducia in me stessa,a volte capita anzi spesso direi di non avere più voglia di vivere. Fin dalle elementari alle superiori e anche adesso sono sempre stata presa in giro dagli altri.Se perfavore potete darmi delle spiegazioni di tutto questo,io mi sento una sfigata. Aspetto una risposta grazie
>Gentile Annamaria,
la “spiegazione” di tutto questo risiede nella sua storia e nel come lei ha vissuto una determinata serie di vicende nel mondo sociale e famigliare, tutte cose che hanno influenzato (per non dire determinato) il suo attuale essere nel mondo. È lei stessa a chiedere da cosa dipenda tutto questo malessere che sente, riconoscendo evidentemente che la spiegazione non risiede nella descrizione dei sintomi ma nella ricerca e nella costruzione di una narrazione del suo vissuto e dei suoi eventi significativi. Tutto questo richiede un investimento, un impegno da parte sua, nella direzione di poter stare meglio. Provi a rivolgersi ad un servizio psicologico pubblico o privato, o ci contatti pure; l’importante è che lei non si fermi e non si chiuda in se stessa ma faccia circolare le sue emozioni e le sue parole. Le auguro buone cose,
Dott. Giovanni Castaldi