Ho pensato di rivolgermi ai carabinieri per costringerla a farsi visitare
--Marco--
Salve, io sono sposato e ho 2 bambine piccole.
Mia moglie ha sofferto subito prima della nascita della prima figlia di attacchi di panico. Poi si è curata, è nata la prima figlia e da allora ha cominciato ad avere dei comportamenti poco sani, tanto che abbiamo dovuto cambiare casa perchè vivevamo a 500metri da mia mamma e a lei non andava bene.
Poi con la nascita della seconda figlia le cose sono peggiorate, sicuramente colpa dello stress e delle tante cose che una mamma deve fare. Lei è sempre molto nervosa, suscettibile, molto permalosa, passa settimane e addirittura mesi senza rivolgermi la parola, l'ultima volta perchè ho comprato il latte sbagliato e perchè il sabato mattina invece di guardare le bimbe sono andato a un appuntamento di lavoro. Cerco di impegnarmi tanto per darle una mano anche in casa, ma penso che abbia un forte esaurimento nervoso o qualcosa di simile, ma non vuole assolutamente andare dal dottore. Anche dal punto di vista sessuale è molto frigida (1 volta ogni mese/mese e mezzo). Non so cosa fare per far tornare un clima tranquillo in famiglia, soprattutto per le mie bimbe. Ho pensato di rivolgermi ai carabinieri per costringerla a farsi visitare ma non so se è la soluzione giusta. Grazie.
>Gentile Marco,
non c’è nessuno nella sua famiglia che può aiutarla nel convincere sua moglie a cercare un aiuto medico? Sua moglie dice qualcosa in particolare quando si rifiuta di andare dal dottore? Come si è svolta la cura antecedente alla nascita della prima bambina?
Le sto rispondendo con delle domande perché è necessario conoscere tutta una serie di aspetti per poterla consigliare nel migliore dei modi.
Ritengo che la sua idea di chiamare i carabinieri possa essere un po’ troppo “forte”, considerando inoltre che sua moglie (da quanto scrive) non sta agendo un tipo di comportamenti che rientrano nel terreno di competenza delle forze dell’ordine.
Provi piuttosto a rivolgersi ad un servizio psicologico pubblico o privato, o ad un consultorio, dove potrà trovare dei dispositivi istituzionali più adeguati alla vostra situazione.
Ci scriva ancora se vuole, cordiali saluti,
Dott. Giovanni Castaldi