Mi ritrovo ad essere schiava degli attacchi di panico
--utente--
Salve..quasi 4 anni fa ho avuto un problema di attacchi di panico, ne avevo sofferto prima ma erano lievi..molte cose in quel periodo mi hanno portata a scoppiare e ho passato momenti bruttissimi. prima di questi 4 anni non avevo paura di niente andavo dappertutto, dopo il mio problema non sono mai riuscita a staccarmi dal nido avevo e purtroppo ho ancora bisogno di qualcuno che mi capisce perchè ho paura di sentirmi male davanti a tutti. sono stata da una psicologa per ben 2 anni..ma non ho risolto molto! mi faceva sfogare e sfogare ma non siamo arrivate al nucleo..e cioè io a distanza di 4 anni ho ancora paura di tutto..mi sento ancora un cucciolo spaventato..certo 4 anni fa guardavo le uscite di sicurezza, le porte, le finestre..come se dovessi scappare o salvarmi in caso di attacco di panico..oggi dopo tanti anni sono ancora spaventata non entro nelle grotte,non salgo sulle giostre , ho paura di riprendere la macchina, ho paura di rimanere imbottigliata nel traffico..e penso troppo agli attacchi di panico! sono la mia ossessione li odio! ormai la paura non è più dell'attacco in se per se..ma io ho paura che mi possa venire in un determinato momento e in una determinata situazione perciò mi circondo di persone di cui mi fido ..non mi allontano di casa e naturalmente sentendomi al sicuro non mi vengono ma il problema è che io voglio vivere! e adesso ho paura di vivere e io dopo 2 anni di psicologo..tante lacrime..tanti soldi spesi..io mi ritrovo ad essere schiava degli attacchi di panico..e non vivo più! la paura mi blocca e io voglio vivermi la mia vita! come devo fare per non essere così triste per rivedere la luce in fondo al tunnel..perchè così non si può continuare..
>Gentile utente,
il mio consiglio è di continuare con la psicoterapia, per capire - fra le altre cose - quali fattori la fanno sentire “al sicuro”, quali sono le fantasie che hanno stabilito un perimetro da non oltrepassare e il perché lei vive il suo desiderio di movimento in modo così conflittuale.
Come mai ha deciso di interrompere la terapia? Quali punti sono stati affrontati nel corso di quei due anni?
Sarebbe anche molto utile sapere cosa è avvenuto quattro anni fa, quando ha incominciato ad accusare questo disturbo.
In attesa di una sua risposta le porgo cordiali saluti,
Dott. Giovanni Castaldi