Non ho mai saputo cosa fare da grande
--beatrice--
Età: 22
Salve, mi chiamo Beatrice.
Sono una persona molto sensibile,paurosa e molto ansiosa e queste caratteristiche mi hanno sempre bloccata nella vita. Fin da piccola non ho mai saputo cosa fare da "grande" ed è una domanda a cui comunque ho sempre pensato; mai avuto obbiettivi. Fino ad aprile mi sentivo bene dopo tanti anni; avevo una relazione di 4 anni anni abbastanza difficile ma che mi appagava, un lavoro mediocre con pochi guadagni ma che mi faceva stare bene oltre che mi interessava (lavoravo per un laboratorio di pasticceria ma mi occupavo dei clienti) , amicizie pari a 0 ma la cosa non mi toccava e una famiglia che , dopo moltissimo tempo, sembrava riprendersi dopo un lunghissimo periodo nero.
Tutto è iniziato con la rottura senza motivo da parte del mio fidanzato che, dopo un mese, ha deciso di cambiare idea; oggi stiamo ancora insieme. Il problema non è stato lui anzi nel corso dei mesi le cose sono molto cambiate non come vorrei ma ci sono stati dei passi in avanti. Ma per il resto è stata tutta una discesa. Ho dovuto lasciare il lavoro per mancati pagamenti e mi ritrovo oggi disoccupata (di nuovo) con pochi soldi e molto insoddisfatta di me stessa (di nuovo) e per il fatto che mi ritrovo a farmi per l'ennesima volta la domanda: cosa vuoi fare nella vita? Si ho un ragazzo che mi vuole bene ma per il resto è tutto fermo: in famiglia ci sono persone che hanno iniziato a stare male di nuovo e quindi le energie si sono tutte spostate sul problema creando invece ansie e difficoltà per tutti i componenti della mia famiglia; amicizie pari a 0 mi ritrovo completamente sola nessuno con cui parlare, uscire e divertirmi e ovviamente ripiego tutto sul mio fidanzato che invece ha iniziato da pochissimo tempo a lavorare full-time 7 giorni su 7 24 ore su 24 con cui non mi sento di parlare di queste mie insicurezze dal momento che lui finalmente ha trovato invece la sua strada dopo un lunghissimo periodo di malattia e depressione. Ho provato a fare colloqui e avevo anche trovato lavoro ma sono letteralmente scappata dalla paura e dall'ansia senza nessun motivo preciso. So solo che mi ritrovo oggi frustrata, triste, ho paura di uscire di casa, ho paura di parlare, di confidarmi, ho paura di rinchiudermi in cameretta e di stare seduta tutto il giorno senza fare niente, di perdere tempo dal momento che mi sento anche molto giudicata dalle persone che mi circondano. Ho solo capito che è giunto il momento di fare un "salto" che non so minimamente a cosa si riferisca. Non ho obbiettivi, mai avuti in vita mia. Non ho passioni e talenti. Non desidero fare grandi cose ma solo quelle giuste tanto da farmi stare bene da poter mettere da parte l'ansia. Non so minimamente che cosa fare della mia vita. Vorrei solo trovare il mio posto nel mondo. L'unica risposta che ho in mente adesso è che voglio avere sono: felicità,sicurezza e stabilità. Spero vivamente in un aiuto.
>Gentile Beatrice,
il “cosa fare da grandi” è una domanda che accompagna molte persone, anche meno giovani di lei, ed è sicuramente una fonte di ansia e di insicurezza relativamente al proprio futuro.
La condizioni sociale attuale, incluso mercato del lavoro, non è sicuramente delle migliori e non è molto di aiuto.
Nel non sapere cosa fare da grandi, tuttavia, risiede un incredibile senso di possibilità, che ovviamente può spaventare, ma significa che il suo futuro è ancora da disegnare e che può permettersi di sperimentare varie direzioni. Dice di non avere obbiettivi, ma è presente questo desiderio di fare un “salto”, di muoversi, che è una cosa positiva.
Parla di persone nella sua famiglia che “hanno iniziato a stare male di nuovo”, ed accenna anche ad un passato periodo di malattia e depressione del suo fidanzato. Da questi pochi elementi si deduce che l’ambiente che la circonda è segnato da un dolore, non precisato in queste righe, che con ogni probabilità contribuisce al suo disagio.
Proprio in situazioni del genere, se lei decidesse di chiedere un aiuto esterno, anche solo per confrontarsi su questi temi familiari, potrebbe esserle di grande aiuto, in quanto avrebbe l’opportunità di ricevere opinioni e consigli da uno sguardo esterno e non giudicante, al di fuori del dolore familiare e al di dentro del suo disagio personale.
Se è di Milano può chiamarci a uno dei nostri numeri, oppure se è di un’altra città può chiederci se abbiamo qualche collega da consigliarle.
Mi scriva ancora se vuole, cordiali saluti,
Dott. Giovanni Castaldi