Sto pensando di mollare definitivamente l'Università
--Ivan--
Età: 22
Salve,
Sono un ragazzo di 22 anni, al momento sono un po' smarrito, dato che non so cosa voglio fare nella vita, non ho un obiettivo.
Finita la scuola superiore ho iniziato a fare il tirocinio un uno studio tecnico inerente al mio diploma, ma dopo un anno ho smesso di farlo visto che il lavoro che mi avrebbe portato a fare ( geometra ) non mi piace.
Così mi sono iscritto all' Università, ho frequentato per un anno un corso in una città diversa ma ho lasciato dato che non mi sono ambientato, così mi sono iscritto all'Università della mia città, e lo sono tuttora.
Il problema è che non mi piace l'Università, mi stressa troppo e mi metto sotto pressione, sotto questo punto di vista stavo meglio quando facevo il tirocinio, quando non avevo pensieri.
Ogni giorno quando vado in Università sento la cosa come una forzatura, che non è questo il mio posto, se penso a come sarò tra tre anni non mi vedo laureato. Specifico che non è un problema di rendimento, sia alle superiori che in Università ho sempre avuto buoni o ottimi risultati.
E' solo che ci vado malvolentieri. Capisco il caso in cui fossi all'ultimo anno e basterebbe un piccolo sforzo, ma sono al primo e la strada è troppo lunga., l'indirizzo mi piace ma non abbastanza.
So che la Laurea non è tutto, ma al giorno d'oggi mi viene veramente difficile sperare in una carriera di successo senza una laurea.
Così sto pensando di mollare definitivamente l'Università, il problema è vedo solo buio vicino a me, non saprei cosa fare.
Guardando domande simili alla mia ho notato che in questi caso è un bene elencare le proprie passioni. Sono un grande appassionato di sport, ma in ambito lavorativo non c'è molta scelta dato che allenare o fare il personal trainer non mi piacerebbe. Altra passione è quella per i giochi da tavolo, il fumetto e tutto ciò che riguarda il modellismo riguardo a questi due campi. frequento spesso le fumetterie o ambienti del genere, e nessuno cerca qualcuno che possa dare una mano.
Un'altra mia passione è quella della montagna e delle lunghe passeggiate in questo ambiente. Avevo pensato al Corpo Forestale dello Stato, ma ho subito rinunciato in quanto senza una raccomandazione chi aspira a questo mestiere non va da nessuna parte.
Vado spesso in montagna dove ho una seconda casa, e penso sempre che non mi dispiacerebbe affatto lavorare in qualche paesino, non importa che lavoro. Allo stesso tempo non vorrei per niente andare via dalla mia famiglia e dai miei amici.
Quindi mi ritrovo a vedere strade sbarrate ovunque mi giri, ogni giorno continuo a cercare una soluzione ma non la trovo, per questo ho scritto qui.
>Gentile Ivan,
i suoi dubbi accomunano molti giovani, ed ognuno declina il proprio malessere in forme particolari e soggettive che proprio per questo vanno approfondite in modo da poterne utilizzare gli aspetti positivi ed aperti al futuro, che sicuramente in lei non mancano.
Scrive di non voler andare via dalla sua famiglia e dai suoi amici, ciò presuppone che siano per lei relazioni positive e vitali. Tuttavia non riesco a decifrare se il “buio vicino a lei” sia un qualcosa di esclusivamente legato a queste incertezze formative e professionali, oppure una metafora di solitudine relazionale.
La invito a scrivermi ancora raccontando qualcosa in più dei suoi amici e della sua famiglia, oltre che del suo percorso universitario.
Le ricordo infine che, se non ha la possibilità di venire a Milano, potrebbe prenotare qualche colloquio via Skype, che potrebbe esserle d’aiuto in questo momento di scelte.
Cordiali saluti e buone cose,
Dott. Giovanni Castaldi