Sono chiuso in casa da 3 settimane
--Armando--
Età: 27
Salve, sono un ragazzo di 27 anni e sento di avere estremamente bisogno di aiuto. Mi sono laureato circa 2 anni e mezzo fa in legge, e da allora ho già attraversato 3 diversi contesti lavorativi in cerca di una strada da seguire con certezza. Non ho uno studio alle spalle, non ho parenti o amici che mi hanno iniziato alla professione, ero solo incerto sul da farsi e questa facoltà mi ha dato soddisfazioni. Gli ultimi 6 mesi li ho passati a Torino, dove mi ero trasferito perchè anche la mia ragazza ha trovato lavoro lì per i prossimi 2 anni, ma tra distanza dalla famiglia (i miei genitori si sono separati 10 anni fa, ho un fratello di 18 di cui mi sono sempre preso cura come un secondo padre o una seconda madre), non passione per quello che facevo in studio, bassa retribuzione e totale mancanza di svaghi (giocavo a calcio a livello professionistico), sono esploso e ho lasciato la mia ragazza con cui stavo da 10 anni e sono tornato a Roma, mia città Natale. Sono chiuso in casa da 3 settimane, ho sentito lei qualche volta e mi meraviglio di come sia duro e inflessibile nel non dirle quello che vorrebbe sentire, ma sopratutto sono in balia di una totale confusione e ansia per il futuro e per il presente, in cui si inseriscono sensi di colpa pressanti e pesanti sulla relazione lasciata andare via.
Vi prego, una qualsiasi parola, ditemela...
>Gentile Sig. Armando si rivolga quanto prima a una struttura pubblica o privata di psicoterapia o di psicologia clinica di Roma, se abita a Roma, e svolga alcuni colloqui con qualche professionista. Se vivesse a Milano le direi d'incontrarmi. Ritengo che una serie d'incontri clinici possano darle un aiuto concreto. Vedrà poi lei se approfondire o meno il lavoro terapeutico. Se non riesce ad uscire di casa mi scriva o mi contatti con Skype . Buone cose
Dott. Giovanni Castaldi